Giornata dimostrativa Life Climax Po – WP8, Task 8.2
03 ottobre – Azienda Agricola IRIS, Calvatone (CR)

Lo scorso 3 ottobre si è svolta una giornata dimostrativa presso l’Azienda Agricola IRIS a Calvatone, incentrata sulle pratiche agricole sostenibili e innovative. Dopo una sessione formativa in aula, con gli interventi di esperti provenienti da ERSAF, CMCC e ANBI (partner del progetto LIFE Climax Po), abbiamo visitato l’azienda per osservare da vicino le soluzioni adottate per ridurre il consumo idrico e migliorare la qualità delle produzioni.

Cooperativa IRIS: 45 anni di agricoltura biologica

Maurizio Gritta, presidente della Cooperativa IRIS, ha raccontato la storia e i principi fondanti della cooperativa, nata nel 1978 con l’obiettivo di promuovere l’agricoltura biologica e la proprietà collettiva. Con circa 630 soci in tutta Italia, IRIS garantisce ai produttori un ritiro sicuro delle colture, offrendo assistenza tecnica e mantenendo rapporti commerciali con mercati, soprattutto nel Nord Europa, che apprezzano il loro approccio etico.

Azienda Agricola IRIS: tecniche innovative per un’agricoltura sostenibile

L’Azienda Agricola IRIS si estende su 40 ettari, con circa 10 ettari dedicati a ortaggi (serra e pieno campo) e il resto a cereali e cover crops. Tra le pratiche all’avanguardia osservate:

  • Minima lavorazione del suolo: Viene utilizzata una vangatrice per gli ortaggi e una dischiera per la preparazione del terreno prima della semina di cover crops e cereali.
  • Irrigazione a goccia automatizzata: Importata inizialmente da Israele, la gestione è oggi totalmente automatizzata grazie a una centralina a onde radio e un’app per smartphone.
  • Pacciamatura in carta biodegradabile: Una soluzione che riduce l’evaporazione dell’acqua, preserva il suolo e mantiene il prodotto pulito alla raccolta.

Grazie a queste tecniche, l’azienda ha ottenuto un risparmio idrico del 60%, riducendo al minimo l’uso di risorse preziose come l’acqua. Nonostante i costi e le difficoltà operative, l’azienda è fiera delle sue scelte ecologiche, apprezzate anche nei mercati esteri.

Interventi tecnici della giornata

Uta Biino (ERSAF – leader del task Task 8.2 ) ha illustrato il progetto Life Climax Po, i suoi obiettivi e le modalità di azione, evidenziando il collegamento tra cambiamento climatico e agroecosistemi e come questi ultimi ne siano influenzati e possano influenzare l’adattamento tramite applicazione in campo di strategie di gestione sostenibile delle risorse acqua e suolo. In particolare, è stata l’occasione per presentare i principi dell’agricoltura conservativa.

Valentina Mereu (CMCC) ha illustrato un approccio interdisciplinare per studiare il cambiamento climatico (modellistica). Il bacino del mediterraneo mostra una maggiore vulnerabilità, in particolare la qualità e quantità dell’acqua è un problema. Sono necessari tipi di reazione: I) adattamento e II) lavorare sulle cause riducendo le emissioni che incrementano questo fenomeno (misure di mitigazione che il settore agricolo può incrementare e mettere in atto). In particolare, il Mais è una coltura che mostra dalle previsioni un’importante riduzione delle produzioni nel lungo periodo, mentre per il grano la situazione sembra in alcune aree migliorare. Questo ci dice che non solo che il cambiamento climatico colpisce in modo diversificato varie aree del pianeta e zone di uno stesso paese, ma la reazione delle colture mostra andamenti diversi che vale la pena approfondire mediante lo strumento modellistico. Gli effetti sulle colture sono visibili anche sulla fenologia. Per tale motivo è necessario ragionare su diversi scenari climatici ipotizzando diverse situazioni di emissioni di gas climalteranti.

Stefano Roverato (ANBI Lombardia) ha posto attenzione sul tema dell’acqua, sulla differenza tra irrigazione e bonifica (difesa idrogeologica del territorio) e sui metodi per il miglior utilizzo di una risorsa preziosa come è l’acqua. Tonino Liserra (ANBI Emilia-Romagna) ha presentato alcuni progetti ed esperienze in corso, tra cui il consiglio irriguo per gli agricoltori e il riuso di acque reflue come nuova preziosa fonte di approvvigionamento. Nel distretto del fiume Po sono compresi 38 enti irrigui di irrigazione collettiva, suddivisi sul territorio in comprensori e distretti e, come associazione nazionale, ANBI rappresenta tutti i consorzi di bonifica.

Tommaso Gaifami ( Filiera IRIS) ha sottolineato l’importanza della diversificazione colturale in agricoltura biologica.Interessante constar l’incremento del trend negli ultimi anni di colture minori come miglio e grano saraceno, con numerose proprietà nutrizionali.

Innovazioni tecnologiche e gestione sostenibile

Tra i macchinari illustrati durante la visita:

  • Trapiantatrice per ortaggi: Permette di piantare, stendere la pacciamatura e posizionare le manichette di irrigazione in un’unica operazione.
  • Concimatrice di precisione: Utilizzata per distribuire fertilizzanti naturali, è adattabile alle serre.
  • Dischiera per minima lavorazione del terreno pre-semina di cover crops e cereali.

L’azienda valorizza anche il paesaggio naturale, promuovendo la biodiversità con l’inserimento di siepi.

L’intera giornata ha offerto un’utile panoramica su come innovazione e rispetto per l’ambiente possano integrarsi nell’agricoltura biologica. La testimonianza di IRIS dimostra come sia possibile promuovere un modello agricolo che tutela le risorse naturali e allo stesso tempo incontra le esigenze del mercato internazionale.

Organizzatori:Uta Biino, Elisa Tagliaferri, Federico Amari, Marco Sciaccaluga (ERSAF) – Daniele Manenti, Daniele della Torre (Condifesa)

Non perderti i prossimi eventi. 

 

Translate »